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LA GIORNATA MONDIALE DELLA PREMATURITÀ AL GOM DI REGGIO CALABRIA AI TEMPI DEL COVID

Per prematurità s’intende la nascita prima della 37° settimana di gestazione. Ogni anno nel mondo un bambino su dieci nasce prematuro. In Italia sono circa 32.000 i neonati prematuri con un’incidenza che si aggira intorno all’ 8-9%. In Calabria nascono circa 15.000 neonati l’anno e, di questi, circa 1.200 sono prematuri.

L’UOC Neonatologia-TIN-Nido del Grande Ospedale Metropolitano di Reggio Calabria è centro Hub per la sua Provincia ed abbraccia un bacino d’utenza di circa 4.500 nati l’anno. Di questi, 2.500 circa nascono al GOM ed altri 2.000 nei due centri spoke di Locri e Polistena. Sul territorio della provincia di Reggio Calabria circa 400 neonati sono pretermine e 50 hanno un peso inferiore a 1500 gr.

L’esperienza della prematurità coglie impreparati genitori e familiari non solo per le caratteristiche medico-sanitarie ed emotive dell’evento, ma anche perché, non avendone sentito parlare mai prima, non conoscono le problematiche che ad essa si correlano. La nascita prematura ricade anche sui fratelli più grandi che devono confrontarsi con un evento ancora più faticoso rispetto ad una nascita normale.

La prematurità, inoltre, rappresenta una sfida sia  per la Neonatologia che per la società perché  è una malattia spesso grave e la sopravvivenza è un successo che non si deve mai dare per scontato, specie nelle basse età gestazionali. Gli esiti a distanza, inoltre, possono essere gravi ed invalidanti.

Le problematiche sono diverse e strettamente correlate al peso ed all’età gestazionale del piccolo paziente. Più bassa è l’età gestazionale, maggiori e più gravi sono i problemi che ad essi si correlano. Può trattarsi di problemi respiratori, infettivologici, metabolici, cardiologici, neurologici, che noi neonatologi dobbiamo conoscere e prevenire.

La gente va sensibilizzata, cosi come vanno sensibilizzate le autorità e le istituzioni. Non a caso, a partire dal 2008, il 17 novembre di ogni anno, nel mondo si celebra la Giornata Mondiale della Prematurità con lo scopo di sensibilizzare l’opinione pubblica su una problematica che ha rilevanza sociale. Ogni anno l’UOC Neonatologia-TIN-Nido del GOM, in collaborazione con l’associazione dei genitori “Eracle”, organizza degli eventi in reparto atti a sensibilizzare sul tema della prematurità, coinvolgendo le famiglie dei genitori nati pretermine.

In epoca Covid, ovviamente, anche questo tipo di iniziative devono rispondere alle misure anticontagio. Pertanto, l’associazione Eracle, in sintonia con il Primario ff dell’UOC di Neonatologia, Dott.ssa Isabella Mondello, ha ritenuto di organizzare una diretta streming coinvolgendo i genitori dei piccoli pazienti ricoverati e quelli dimessi. La diretta, condotta dalla giornalista Anna Briante, ha visto gli interventi del Presidente della Società Italiana di Neonatologia (SIN), Prof. Fabio Mosca, e del  Presidente dell’associazione Vivere Onlus, Martina Bruscagnini.

Il Presidente SIN ha sottolineato l’importanza di tenere i reparti di TIN aperti H24 riconoscendo alla “zero separation” un ruolo ormai comprovato nell’organizzazione delle cure neonatali. Lo stesso concetto è stato ripreso e condiviso anche dalla Presidente Bruscagnini. Il Presidente Mosca sottolinea che la “zero separation” deve essere garantita, con qualche precauzione in più (corretto uso delle mascherine,  controllo della temperatura, accurato lavaggio delle mani, esecuzione seriate del tampone) anche in epoca Covid; ribadisce inoltre la stretta collaborazione tra Società Scientifica e le Terapie Intensive Neonatali come quella di Reggio Calabria al fine di condividere i percorsi non solo a livello nazionale ma anche a livello europeo.

A questo proposito fa presente la stretta collaborazione anche con le associazioni e ricorda che è proprio di questi giorni la traduzione in italiano  degli standard of care della Fondazione Europea per la Care dei Neonati Pretermine (EFCNI) realizzata proprio dalla collaborazione tra la SIN e l’associazione Vivere Onlus. L’associazione Eracle è un’associazione di genitori nata il 2 febbraio 2011 e fa parte di un coordinamento nazionale di associazioni per la neonatologia.

Il Presidente in carica Arturo Callegari, appena riconfermato per il secondo mandato triennale, ha fatto una presentazione rapida dell’associazione ed ha  ribadito  quali sono gli obiettivi della stessa, tra cui la realizzazione  della “Casa di Eracle” una casa confiscata alla mafia, destinata ad ospitare i genitori dei bambini prematuri provenienti da fuori Reggio. In atto l’associazione dà ospitalità ai genitori dei neonati ricoverati in un B&B convenzionato. Negli anni si è anche occupata di arredare una stanza all’interno del reparto destinata proprio al relax delle mamme.  

Durante la diretta, un altro collegamento è stato effettuato con Katia Bertuol Presidente dell’associazione Amici della neonatologia Trentina, con due famiglie da casa che hanno vissuto l’esperienza dentro il reparto per lungo tempo e con due mamme di bambini ricoverati che hanno voluto riportare la loro esperienza con la neonatologia di Reggio Calabria e con l’associazione Eracle. Durante  la diretta  sono state effettuate  le riprese dell’intero reparto di neonatologia con   all’interno i bambini ricoverati e le  loro mamme nutrici. Emozionante il momento dell’esibizione live della cantautrice toscana Amara, paroliera del brano “Che sia benedetta”,  successo di Fiorella Mannoia, un inno alla vita con cui la giovane artista ha accompagnato le immagini dei neonati nelle termoculle.

Altro momento musicale regalato da Paolo Sofia, voce dei Quartaumentata, che ha proposto il pezzo a tema “bonu venutu figghiu” dedicato al figlio.Un vero inno alla vita in un momento di lockdown, in cui tutto sembra difficile e buio; ma la vita continua  e questi piccoli guerrieri, fragili ma forti, meritano di essere ricordati e valorizzati per la loro forza e per quello che riescono a tramettere a tutti noi operatori sanitari che con loro trascorriamo la maggior parte del nostro tempo.

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